OSSESSIONE
Luchino Visconti, 1943
Considerato uno dei massimi capolavori del Neorealismo italiano, Ossessione è il film con cui Luchino Visconti ha voluto raccontare il sottoproletariato della Valle Padana, senza paura di svelarne gli aspetti più desolanti e meschini, in aperta sfida con la rigida morale dell’epoca.
Gino (Massimo Girotti), un giovane vagabondo squattrinato e senza meta, arriva nello spaccio di campagna di proprietà del “Bragana” (Juan De Landa), un uomo anziano con una moglie, Giovanna (Clara Calamai), più giovane di lui e insoddisfatta della vita che conduce. Gino trova ospitalità e lavoro nell’osteria e intreccia una relazione clandestina con la padrona di casa, che, stanca di non poter vivere la relazione con l’uomo di cui è innamorata, istiga Gino a uccidere il marito simulando un incidente d’auto. Il rimorso del delitto e la paura di essere scoperti dalla polizia segneranno la loro unione fino al tragico epilogo.
LOCATION La vicenda si snoda nella bassa padana ferrarese, lungo gli argini del Po, dove sono state effettuate gran parte delle riprese.
L’osteria del Bragana si trovava sugli argini del Po in zona Polesella.