NOTTE ITALIANA

Carlo Mazzacurati, 1988

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Prima opera della cosiddetta “Trilogia del Po” ed esordio cinematografico per Carlo Mazzacurati, il film vede l’avvocato Otello Morsiani (Michele Messeri), impegnato nel far luce su una serie di fatti oscuri, tra cui speculazioni edilizie, estrazioni illecite e un misterioso omicidio, verificatisi nel Delta del Po e in cui sono coinvolti un imprenditore locale, Tornova (Mario Adorf), proprietario di un allevamento di polli, e gli stessi abitanti della zona, legati tra loro da un rapporto di connivenza e omertà. Spinto dalla sua onestà e dall’amore per una ragazza rifugiatasi in quei luoghi per sfuggire al suo passato nella lotta armata, l’avvocato metterà a rischio la propria vita, sacrificando anche le amicizie, per scoprire la verità.

LOCATION Le riprese del film sono state effettuate in gran parte nel Polesine meridionale.
Lo stabilimento dove Tornova alleva i polli e che è al centro dell’intera vicenda è l’attuale Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin (lungo Via Veneto a Porto Tolle).
La villa dalla quale Morsiani e i due geometri vengono presi a fucilate mentre stanno facendo un rilievo tecnico (di fronte alla quale la protagonista femminile sta facendo il bagno con il figlio approfittando di una fontana ora scomparsa) è a Ca’ Pisani, frazione di Porto Viro.
La locanda dove alloggia Morsiani è in Via Sant’Ilario d’Enza a Porto Tolle.

IN NOME DEL POPOLO SOVRANO

Luigi Magni, 1990

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Terza opera di Magni dedicata ai rapporti tra il popolo, il potere pontificio e l’aristocrazia romana, il film è un affresco storico incentrato sulla fine della Repubblica Romana (1848-1849) e il clima di instabilità ed euforia che ne consegue, e narra le peripezie di un gruppo di eroici patrioti, un frate barnabita, contrario al potere temporale del Papa, un nobile milanese e un popolano, mentre tentano di raggiungere Venezia insieme ai garibaldini.

LOCATION Alcune sequenze del film sono state girate a Mesola e a Comacchio.
La locanda nella quale alloggia Cristina Arquati (Elena Sofia Ricci), salita al nord per cercare l’amato Giovanni Livraghi (Luca Barbareschi), e nella quale viene a sapere da un avventore che Giovanni è stato arrestato dagli austriaci e portato a Bologna, è il ristorante “Al Castello” di Mesola (Ferrara), in Piazza Umberto I.
Il ponte di Comacchio di fronte al quale gli austriaci arrestano i patrioti Giovanni Livraghi (Luca Barbareschi) e Ugo Bassi (Jacques Perrin) è il caratteristico Ponte di Trepponti di Comacchio.

AL DI LÀ DELLE NUVOLE

Michelangelo Antonioni, 1995

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Il film, diviso in quattro episodi, mostra quattro storie d’amore viste da un regista cinematografico (John Malkovich): un mosaico sulla drammatica e inevitabile incompletezza di ogni relazione amorosa. Nella prima, Cronaca di un amore mai esistito, interamente ambientata nel ferrarese, un tecnico delle idrovore, Silvano (Kim Rossi Stuart), e una giovane insegnante, Carmen (Inès Sastre), si incontrano nella stessa pensione e si innamorano, ma non faranno mai l’amore perché per Silvano rinunciare a vivere la passione è un piacere che prolunga il desiderio senza appagarlo.

LOCATION Il primo episodio del film è girato interamente tra Comacchio, Lido di Volano e Ferrara.
Della cittadina lagunare si riconoscono il Loggiato dei Cappuccini, dove i protagonisti si conoscono e innamorano, e l’edificio che attualmente ospita la sede Parco del Delta del Po, utilizzato da Antonioni per le scene ambientate nella pensione.
La scena finale, in cui John Malkovich si dondola sull’altalena e riflette sulla storia d’amore tra i due giovani, è stata girata presso il Bagno Jamaica al lido di Volano, tuttora esistente.

BAMBOLA

Bigas Luna, 1996

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La storia è ambientata nelle Valli di Comacchio e ha inizio in una trattoria per camionisti gestita da una famiglia composta dalla giovane e sensuale Mina (Valeria Marini), chiamata da tutti Bambola, dalla madre e dal fratello. Dopo la morte della madre, i due fratelli trasformano il ristorante in una pizzeria grazie all’aiuto di Ugo, un bancario trentenne innamorato di Bambola. Accecato dalla gelosia per la donna, Ugo provoca una rissa durante la quale viene però ucciso da Settimio, che finisce in carcere. Quando Bambola e Flavio (Stefano Dionisi), entrambi legati a Settimio, lo vanno a trovare in galera conoscono nel parlatorio Furio (Jorge Perugorrìa), detenuto per violenza carnale, che si innamora follemente della donna, trascinandola in un vortice di passione, violenza e soprusi.

LOCATION Il film è stato girato tra Comacchio, le Valli di Comacchio (Strada Foce) e Lido di Volano.
L’esterno del carcere dove sono rinchiusi Settimio e Furio si trova in Via della Peschiera a Comacchio e dà accesso al cortile sul retro di Palazzo Bellini (cortile e interni invece sono stati ripresi a Regina Coeli a Roma): l’inquadratura è ripresa dai Trepponti.

L’ESTATE DI DAVIDE

Carlo Mazzacurati, 1998

A distanza di dieci anni dalle riprese di Notte italiana, Mazzacurati torna sul Po per ambientarvi la storia di un ragazzo che si affaccia all’età adulta.
Davide (Stefano Campi) vive a Torino insieme al fratello e lavora saltuariamente lavando automobili. Superato l’esame di maturità, va in vacanza ospite dagli zii che abitano sul Delta del Po. Qui si innamora di Patrizia (Patrizia Piccinini), una ragazza più grande di lui, e fa amicizia con Alem (Semsudin Mujic), un ragazzo bosniaco segnato da un passato difficile. Patrizia conduce una doppia vita, fatta di droga e di un amore clandestino con un indistriale locale implicato nel narcotraffico, per cui il rapporto di Davide con lei diventa complicato e doloroso, mentre l’amicizia con Alem porta a un’avventura dalla conclusione tragica. Davide torna a Torino, lasciandosi alle spalle l’adolescenza.

LOCATION Il film è stato girato prevalentemente nelle Valli di Comacchio.

AGATA E LA TEMPESTA

Silvio Soldini, 2004

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In punto di morte la madre di Romeo (Giuseppe Battiston), commerciante di abiti che vive nei dintorni di Comacchio, rivela a questi di aver venduto in gioventù il suo primogenito a una benestante famiglia genovese. Romeo si reca in Liguria, allo scopo di ritrovare il fratello: è l’architetto Gustavo Torregiani (Emilio Solfrizzi) che, una volta venuto a conoscenza della verità sul suo conto, fugge sul Delta del Po per ritrovare le sue radici, mettendo in discussione tutta la sua vita, il suo lavoro i rapporti con la moglie Ines e con la sorella maggiore Agata, donna indipendente e colta, che dopo una delusione d’amore decide di raggiungere il fratello. L’isolata casa nei pressi del Lido di Volano diventa così punto di ritrovo tra i diversi personaggi: le loro storie e i loro sogni si intrecceranno fino a fondersi in un unico grande racconto.

LOCATION Il film è stato in parte girato nelle zone di Comacchio e del Lido di Volano
L’abitazione di Romeo si trova lungo la strada panoramica Acciaioli, all’altezza del Lido Volano, e domina Valle Bertuzzi.

LA GIUSTA DISTANZA

Carlo Mazzacurati, 2007

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Terza opera della cosiddetta “Trilogia del Po”, La giusta distanza è un thriller sociale sui pregiudizi razziali ambientato nel Polesine, nell’immaginario paesino di Concadalbero, dove vivono Hassan, un giovane meccanico tunisino, ben ambientato e stimato per il suo lavoro, e Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per il quotidiano locale. Quando in paese arriva Mara (Valentina Lodovini), una giovane e bella insegnante trasferitasi lì per una supplenza, una nuova atmosfera sembra pervadere il piccolo centro, mentre i destini dei tre protagonisti si intrecciano irrimediabilmente, dapprima sotto il segno dell’inquietudine, poi della passione e infine della tragedia. A questo punto Giovanni dovrà decidere se mantenere lagiusta distanza o scontrarsi con i propri compaesani investigando nelle loro vite.

LOCATION Le riprese del film sono state effettuate in gran parte nel Polesine meridionale.
A Santa Giulia è tuttora visibile il ponte di barche da cui Franco avverte Giovanni della retata dei cinesi; poco distante dal ponte si trova la casa di Giulia. L’officina di Hassan e l’abitazione di Giovanni sono in località Bacucco, sul Po della Donzella.